Alla conviviale dello scorso 7 dicembre abbiamo avuto il piacere di avere come relatore Andrea Rogg, vice presidente global general manager di Saucony che ci ha intrattenuti sul tema: Saucony una storia “italiana”. 

Saucony è un marchio americano di calzature e abbigliamento sportivo. Nasce nel 1898 a Kutztown, una piccola cittadina della Pennsylvania, dove quattro uomini d’affari fondarono l’azienda lungo le rive del fiume Saucony. Il nome Saucony, infatti, deriva da una parola dei nativi d’America e significa “fiume che scorre veloce”. L’iconico logo del marchio, l’onda, simboleggia proprio le acque di questo fiume ed i tre punti che percorrono il river rappresentano i tre massi attorno cui le acque scorrono in quel luogo ma anche i valori chiave del marchio: autenticità, unicità, qualità. Il core business iniziale fu la produzione di calzature da bambino, per poi specializzarsi in scarpe tecniche da corsa.

Alla fine degli anni ’60 fu acquistata Hyde Athletic, una azienda diventata famosa per la produzione di calzature sportive, fondata dall’immigrato russo AR Hyde a Cambridge, nel Massachusetts

Nel 1979, due delle scarpe da corsa di Saucony vengono selezionate nella top 10 dalla rivista Runner’s World e nella primavera successiva la domanda del prodotto aumenta di 20 volte. Sono proprio le running shoes a decretare il successo del brand e alla fine degli anni ’80, quando Saucony divenne il marchio dominante di Hyde, il nome dell’azienda fu ufficialmente cambiato da Hyde Athletic Industries a Saucony. 

Dopo una serie di successi che rende il marchio conosciuto a livello mondiale, a cento anni esatti dalla nascita del marchio, nel 1998, viene creata la linea di sneakers lifestyle Saucony Originals per rileggere il dna del brand in chiave contemporanea: l’heritage del marchio è, infatti, un patrimonio importante fatto di storia, gloria e stile che raccoglie sempre più consensi in tutto il mondo. Destinata a un pubblico attento alla moda e alle tendenze, cosmopolita, amante del design, Originals si distingue per le combinazioni di colori, materiali e pattern che rendono speciale ogni variante proposta che non tradisce mai le caratteristiche originali: leggerezza, comfort e flessibilità.

Saucony entra a far parte del Gruppo Wolverine Worldwide, un colosso della calzatura con un’impronta globale consolidata che copre circa 200 paesi e con un’infrastruttura solida che si dedica a promuovere l’espansione globale dei suoi marchi. Nella strategia di questo Gruppo è entrata a pieno titolo la realtà italiana 

In Italia, Saucony Originals assorbe una parte molto importante delle vendite di Saucony ed è protagonista di una crescita marcata, posizionandosi tra i più famosi multibrand di fascia alta del Paese. Nel 2020 La società americana decide di investire in Italia trasferendo il quartier generale a Montebelluna, in Veneto, dove oggi nascono le collezioni e le strategie di merchandising di Saucony Originals. In Italia, insomma, risiede l’hub, il cuore dell’azienda, di questa importante collezione. 

La filosofia di questa azienda rimane quella delle origini che è sempre stata quella di soddisfare i bisogni di una clientela addicted al mondo dello sport, in particolare running, abituati ad abbinare il concetto di performance a quello di comodità. 

Un ulteriore sviluppo di questo marchio che premia la creatività e l’impegno italiano è Saucony 5000 Made in Italy, la sneaker premium prodotta in Italia e progettata in collaborazione con alcuni dei migliori produttori del territorio. Ogni singolo centimetro di pelle scamosciata e mesh di questa calzatura viene prodotto utilizzando materiali di prima qualità di provenienza locale. Un modo unico di portare un pezzo dell’Italia ovunque

Al termine della relazione del dott. Andrea Rogg molte sono state le domande dei soci a dimostrazione dell’apprezzamento suscitato da questa splendida realtà industriale che ha saputo ricavarsi uno spazio importante nella strategia del colosso delle calzature sportive quale è il Gruppo Wolverine Worldwide.

Una serata veramente interessante e complimenti al relatore per averci fatto conoscere una storia di successo della nostra regione.

Aggiungiamo una nota per sottolineare lo spirito di appartenenza che anima i Soci del nostro Club.

Ci riferiamo all’intervento di Michele Forin, all’inizio della serata, con il quale ha voluto esprimere la sua gratitudine ai tanti Soci che gli hanno manifestato segni effettuosi di vicinanza per la sua disavventura ed in particolare a Angelo Gatta e Paolo Angeli che, come ha affermato Lui stesso, sono stati i suoi “angeli” assistendolo nel momento più critico della sua vita. Ci auguriamo che presto Michele termini le cure e che della sua malattia rimanga un ricordo lontano.

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