Il terzo riconoscimento Patavinae Claritates è stato assegnato alla conviviale di mercoledì 19 ottobre 2022, organizzata in onore della famiglia Alajmo. Ospiti della serata Raffaele, uno dei tre figli di Rita ed Erminio, con la Sig.ra Mariangela, ai quali è stato consegnato il bassorilievo progettato e realizzato da Annamaria Zanella in collaborazione con Massimo Malaguti.

La serata è stata molto partecipata ed abbiamo potuto apprezzare i valori che caratterizzano i ristoranti Alajmo dalle parole di chi, dopo aver gestito Le Calandre per oltre vent’anni, ha avviato operazioni di business nel settore della alta ristorazione per espandere e diversificare una tradizione di famiglia. Raffaele Alajmo è oggi C.E.O. e maître des lieux del Gruppo ed è divenuto  forza trainante a livello imprenditoriale.

La famiglia Alajmo inizia l’attività di ristorazione a “Le Padovanelle”, storica sede del nostro Club. Erminio e la moglie Rita, il primo gran maestro di tartare e la seconda sensibile “scultrice di torte”, sviluppano la loro passione e la loro arte della ”accoglienza” e nel 1981 fondano il ristorante Le Calandre, con il quale conquistano la prima stella Michelin nel 1992, primo colpo d’ala verso l’eccellenza.

Nel 1993 Massimiliano Alajmo rientra in Italia e con il fratello Raffaele (in sala in veste di sommelier) si dedica al ristorante di famiglia a Sarmeola di Rubano, che nel 1996 otterrà la seconda stella Michelin. Nel novembre del 2002 si aggiudica la terza stella, divenendo così il più giovane cuoco nella storia ad aver ricevuto tale riconoscimento. Pochi cuochi sono più tecnici di Massimiliano, che può essere definito “paramolecolare” nello svisceramento dell’ingrediente con l’ausilio della scienza, senza alcun impiego di additivi. Il risultato si rinnova e vivifica in ogni menu, risolutamente ludico e sensorialmente appagante. Il segreto del loro successo crediamo, risieda nella perfetta coerenza di uno stile che si declina con egual efficacia ed eloquenza negli arredi, nel menu, nella sala, e così via, fino alla carta dei vini.

Interessanti e singolari gli aneddoti che Raffaele ha raccontato, tra i quali merita essere menzionata la scelta innovativa per un locale a tre stelle Michelin di eliminare la tovaglia per mettere in evidenza la tavola da pranzo scelta per lo stile, i materiali e il design e con questo creare un rapporto esperienziale significativo con i Clienti, a partire dalla percezione tattile nella sua essenza di quanto il locale può offrire nell’arredamento e nelle atmosfere realizzate.

Scanzonato e lirico al contempo, lo stile dei loro ristoranti si manifesta anche nella ricerca dei tessuti, dei bicchieri, delle posate da tavolo e dei profumi di sala. L’attenzione al dettaglio è ciò che fa la differenza, ogni locale è studiato in relazione al luogo dove viene aperto e nessuno è uguale all’altro, pur mantenendo particolari che caratterizzano il segno distintivo di Alajmo.

Oggi a Sarmeola di Rubano oltre al loro ristorante storico “Le Calandre” sono venuti alla luce: “Il Calandrino” e “In.Gredienti”, a Venezia “Quadrino”, “Grancaffè Quadri” e “Ristorante Quadri” in piazza San Marco, “Amo” al T Fodaco dei Tedeschi e “Hostaria in Certosa” all’isola di Certosa, inoltre a H Farm a Roncade “Le Clementine” e “Amor”, “Caffè Stern” a Parigi ed in fine “Sesamo” a Marrakech. A Natale sarà inaugurato a Cortina un altro locale ed altri sono in programma a breve.  La complessa attività di questo Gruppo comprende un centro creativo nonché laboratorio culinario, supervisionato da Massimiliano che gestisce le cucine di tutti i locali, ma anche una “Accademia” per la formazione del personale per assicurarsi un network di persone di grande qualità ed una onlus “Il Gusto della Ricerca” che organizza un evento gastronomico all’anno offerto dalla famiglia Alajmo per raccogliere fondi a favore di associazioni che si occupano di bambini in difficoltà o con gravi malattie.

La cucina di Alajmo mantiene la promessa, per certi aspetti rassicurante, di essere sempre bella e buona, quando non irresistibilmente golosa. Ogni giorno per i fratelli Alajmo è un esame da superare con i clienti per far crescere i loro locali e creare un’altra occasione di divertimento con l’unica risorsa a loro disposizione: il loro personale di sala, i cuochi e quanti lavorano per rendere efficiente e di qualità questa complessa realtà.

Prima di concludere è meritevole di essere menzionato un momento sempre importante per il Club: la spillatura di un socio. Infatti all’inizio della serata è entrato a far parte della “famiglia” del nostro Club: Saverio Pianalto, presentato dal nostro Socio Alessandro Callegari. Socio Rotary da oltre 20 anni, Presidente del Rotary Club Abano Terme Montegrotto Terme nell’a.r. 2018-2019 si è trasferito al nostro sodalizio dopo aver partecipato al Rotary Club Marco Polo Passport. Gli diamo il benvenuto certi del fattivo contributo che potrà dare per l’esperienza maturata in tanti anni di attivo impegno e per lo spirito che ha sempre animato la sua adesione ai valori del Rotary.

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