Alla conviviale di mercoledì 8 febbraio del 2023 alle ore 20 presso l’Hotel Four Points by Sheraton di Padova abbiamo avuto ospite il prof. Vincenzo Baldo che ha tenuto una interessante relazione dal titolo “Le nuove sfide della prevenzione: il Pan Flu”

Molti dei presenti hanno sicuramente riconosciuto il prof. Vincenzo Baldo perché ultimamente è apparso spesso sui mass media. Prima di elencare tutti gli allori di questo illustre ospite, è stato ricordato il suo passato di calciatore professionista, nel ruolo di portiere, che gli ha permesso di arrivare fino alla serie “C” ed attualmente lo riempie di orgoglio svolgere la professione di allenatore di portieri.

Vincenzo BALDO è Dirigente Medico in Convenzione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e Professore Ordinario in Igiene e Medicina Preventiva presso il Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e di Sanità Pubblica dell’Università di Padova, di cui è il Vice-Direttore. E’ il Responsabile della Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica Universitaria ed è il Direttore della Unità Operativa Complessa di Medicina Preventiva e valutazione del rischio dell’Azienda Ospedaliera.

L’attività scientifica del prof. Vincenzo Baldo si è sviluppata in maniera continuativa e organica a partire dal 1999 su temi di Igiene e Sanità Pubblica. Questi hanno riguardato principalmente l’epidemiologia e la profilassi delle malattie infettive anche se non mancano vari contributi nell’ambito delle patologie cronico-degenerative.

La relazione di questa serata si lega con un sottile fil rouge a quella tenuta lo scorso primo febbraio dalla Prof.ssa Antonia Ricci, Direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, permettendo a chi ha partecipato ai due appuntamenti di avere la rara possibilità di valutare l’attività lavorativa e la consapevolezza maturata di due esperti in relazione al concetto olistico di salute dell’Uomo, degli Animali e dell’Ambiente. 

 

Eh si perché vedete, il prof. Baldo, è un uomo della Prevenzione, e anche per lui One Health, non è un concetto, ma è una realtà lavorativa quotidiana. Vincenzo è un medico perfettamente consapevole che è l’interfaccia uomo/animale a dover essere sorvegliata per capire cosa possa arrivare di nuovo in termini di evento epidemico o, peggio, pandemico. Poi lui, ovviamente, lavora, da medico, anche e soprattutto con quelle che sono le minacce prevalenti, cioè con ciò che c’è già, ma sempre con un occhio rivolto alle possibili minacce incidenti.

Il Prof. Vincenzo Baldo in questa serata ci ha parlato del Piano strategico-operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale (PanFlu 2021-23). 

Sostanzialmente, i concetti chiave del Piano, oltre al livello specifico della prevenzione di una pandemia influenzale, sono tutte quelle attività volte a minimizzare i rischi posti dalle malattie infettive e a mitigare il loro impatto durante un’emergenza di sanità pubblica, nonché la capacità di rispondere in modo tempestivo ed efficace alle emergenze mettendo in pratica -secondo una precisa linea di comando – le azioni previste.

In merito a quanto è stato esposto dal prof. Baldo ci permettiamo un brevissimo ragionamento per riconnettere la conviviale di questa sera con la precedente.

Noi che stasera siamo in questo consesso, viviamo in una regione ricca di un paese del G7, forse del G8, ma… quante regioni in quanti paesi extra G20 organizzano un piano pandemico? 

Esiste una teoria accreditata da parte dell’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale, ne avete sentito parlare durante la conviviale scorsa) secondo la quale le grandi migrazioni (sottolineo il termine MIGRAZIONI) dei popoli nomadi euro-asiatici verso occidente iniziate nel IV secolo d.c. (e che culminarono nel V secolo con il sobrio Attila in Italia) avessero tra le motivazioni quella di sottrarre le mandrie alla Peste Bovina che era divenuta endemica nei loro territori. La Peste Bovina è causata da un Morbillivirus antigenicamente molto simile a quello del Cimurro dei carnivori e del…..Morbillo umano; dalle forme terrestri è evoluto il morbillivirus dei mammiferi marini che tanti danni sta facendo in adriatico e nel tirreno.

Non vorrei che i soci laici, ovvero di estrazione non bio-medica, si abbandonassero alle disperazioni dell’eterno ritorno Nietzchiano; INFATTI il Nobel Parisi, di recente a Padova, sostiene che: “Il futuro NON E’ comunque prevedibile e SICURAMENTE ci stupirà”.

In tutto ciò, almeno noi abbiamo un piano!!

Le domande al termine della relazione sono state molte ed hanno permesso interessanti approfondimenti e di fornire rispondere ai dubbi e alle curiosità sollevate.

(Alessandro Zotti)

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